Hanno comprato tempo con un rispettabile signore di 88 anni che pochi giorni fa sulla Stampa si era dichiarato indisponibile ad un nuovo incarico e aveva chiesto che lo lasciassero andare (giustamente) in pensione.
La rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica si commenta da sola.
Dire che è un colpo di Stato è forse eccessivo, il Parlamento è sovrano, certo le democratiche elezioni di febbraio non sono servite a nulla; la gente ha chiesto cambiamento, un italiano su quattro ha votato un movimento e persone sconosciute, ma il sistema dei partiti sta bloccando tutto, ha fermato l'orologio a due mesi fa.
PD, PDL e Monti hanno dimostrato di non saper eleggere un Presidente, ora dovranno dimostrare di saper governare insieme, cosa peraltro già accaduta fino a pochi mesi fa, con scarso successo.
Grillo aveva proposto un candidato, Rodotà, rispettabilissimo, ma che il PD non poteva votare malgrado fosse stato il suo Presidente. Anche questo è sconcertante.
Ora non possono andare alle elezioni, non subito; il PD è dilaniato e la base è in fermento, il PDL teme Renzi, Monti non farebbe la differenza e tutti sono d'accordo nell'impedire al Movimento 5 Stelle di aumentare il proprio consenso.
Non si sono aperte praterie di governo, ma si aprirebbero praterie a sinistra in caso di elezioni, e se andasse male qualcosa, anche a destra.
Cercheranno di congelare tutto ma devono fare bene i conti; la gente è arrabbiata ed esausta e difficilmente accetterà ancora supinamente nuove tasse o tagli alla spesa sociale.
Alla fine è stata scelta una soluzione tragicomica che ha comportato una incredibile mancanza di rispetto verso un uomo che si meritava l'agognato riposo e una altrettanto incredibile dimostrazione di incapacità di governare.
A lunedì la reazione dei mercati.
ElwaveSurfer
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